L’Amministrazione incontra le associazioni
Si è svolta presso la sala consiliare di corso Umberto I l’atteso incontro tra i vertici dell’amministrazione comunale, rappresentata dal vice sindaco Giovanni Battista Morelli e dal consigliere di maggioranza Caterina Ciccia ed i referenti di alcune associazioni che operano sul comprensorio nepetino. Presente al tavolo dei relatori anche il presidente della Pro loco Luigi Suriano.
Ad introdurre i lavori è stato lo stesso vice sindaco che ha ricordato come queste riunioni “servono a creare momenti di confronto tra gli amministratori e la società civile. Una simbiosi che ha consentito di allungare la stagione estiva, proponendo eventi di alto profilo e manifestazioni finalizzate alla valorizzazione delle tradizioni e delle tipicità”. «Il nostro obiettivo – ha sottolineato Morelli – è rafforzare ancora di più questo legame, iniziando sin d’ora a programmare la prossima stagione estiva e a valorizzare il Campus dedicato alla memoria dell’ex sindaco Francesco Tonnara».
«Ad Amantea – ha poi aggiunto la Ciccia – sono presenti più di cento associazioni. Se ognuna di esse organizzasse, con il supporto dell’ente municipale, almeno due eventi nell’arco dei dodici mesi riusciremmo ad avere un calendario di oltre duecento manifestazioni l’anno. La verità dei fatti è che molti di questi gruppi di volontariato non sono attivi e non partecipano alla vita sociale della città. Credo sia giunto il momento di spulciare la lista e di dare merito a quelle associazioni radicate ed impegnate sul territorio».
L’incontro è servito anche per strutturare un programma in vista delle prossime festività natalizie. Da questo punto di vista per lunedì 17 novembre alle ore 17.30 avrà luogo, sempre preso la casa comunale di corso Umberto I, una nuova assemblea dedicata agli appuntamenti del Natale.
«Attendiamo – hanno spiegato Morelli e Ciccia – i contributi e le idee di tutti, senza preclusione alcuna. A tal proposito invitiamo ufficialmente all’incontro di lunedì anche le associazioni che non hanno potuto partecipare alla scorsa riunione».
Dalla parte delle donne.
La Consulta per le pari opportunità, presieduta dal delegato del sindaco Giusy Osso e composta da Franca Dora Mannarino, Lauretta Pagliaro, Giusy Porchia Marano, Miriam Bruno, Liliana De Luca e Franca Santelli inizia a muovere i primi passi.
«Dopo una prima fase – ha sottolineato la stessa Osso – dedicata alla suddivisione del lavoro e all’individuazione delle problematiche da affrontare siamo pronti a partire con una serie di incontri che potranno certamente favorire il raggiungimento dell’obiettivo prefissato: un ruolo egualitario della donna sia nella vita pubblica della città, sia in quella politica, sia in quella sociale. Come donne abbiamo già dimostrato di aver superato contrapposizioni e schieramenti. Si tratta ora di andare avanti e di entrare nel concreto della questione. Partendo da questo presupposto daremo vita quanto prima ad un flash mob contro il femminicidio dal titolo “Parole per non colpire al volto, ma per colpire il cuore”, seguendo un’idea proposta da Franca Dora Mannarino e Mario Lucio Pati. A coadiuvare la performance ci sarà l’attore Alberto Micelotta». Il flash mob è un termine coniato nel 2003 per indicare un assembramento improvviso di un gruppo di persone in uno spazio pubblico, che si dissolve nel giro di poco tempo, con la finalità comune di mettere in pratica un'azione insolita. Il raduno viene generalmente organizzato via internet con l’ausilio delle posta elettronica e delle reti sociali.
«Ma non è questa – prosegue la Osso – l’unica iniziativa che abbiamo in cantiere. La Consulta, infatti, darà vita ad una stagione di convegni che si snoderanno nell’arco di sei mesi e che tratteranno tematiche molto vicine all’universo femminile, soprattutto in materia di prevenzione dei tumori. È necessario far comprendere alle donne la funzione svolta dalla prevenzione, eliminando tutti i fattori di rischio. In questo ambito avrà luogo anche una giornata dedicata allo screening con l’uso di un ecografo e di un mammografo. Il primo incontro è stato programmato per il prossimo 16 gennaio». La Consulta ha chiesto ed ottenuto dal sindaco Monica Sabatino l’uso di un locale situato nell’ala Est del Campus “Francesco Tonnara” per dare seguito agli incontri e per strutturare tutte le azioni rivolte alle donne.
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Il Sindaco, dichiara: “Siamo impegnati 24 ore su 24 per il bene della comunità, rinunciando senza rimpianti agli affetti familiari per costruire l’Amantea del futuro”.
Il sindaco Monica Sabatino risponde in maniera chiara e diretta alle accuse rivolte da alcune forze politiche che hanno inteso criticare la delibera numero 163 che regolamenta le indennità in favore dello stesso primo cittadino e degli assessori.
«Ancora una volta – ha spiegato la Sabatino – abbiamo applicato quanto previsto dalla legge, mantenendo la riduzione del 50 percento per gli amministratori che svolgono altra attività lavorativa. Gli attacchi ricevuti su questa particolare argomentazione sono pura demagogia e non tengono conto di quello che è l’impegno quotidiano dei componenti della giunta e del consiglio comunale.
La sensazione è che si vada a ricercare la contrapposizione a tutti i costi, senza tenera in debita considerazione il funzionamento ed i limiti dell’ente municipale. Del resto è stato lo stesso legislatore nazionale a determinare le quote di indennità, tenendo conto delle difficoltà e delle spese che derivano dall’essere amministratore. È bene evidenziare infatti che le somme in questione non sono state decise dal sindaco o dal consigliere di turno, ma rientrano perfettamente in quelli che sono i parametri vigenti, determinati dalla legge 122/2010».
«La verità dei fatti – ha affermato il sindaco – è che da quando ci siamo insediati abbiamo fatto della presenza il nostro punto di forza. Gli amministratori sono puntualmente in comune sia nel capoluogo, sia nella delegazione di Campora San Giovanni, al di là dei normali orari d’ufficio, sabato e domenica compresi. I nostri telefoni sono sempre aperti e la collettività ne è ben cosciente, tanto che giorno dopo giorno si crea da questo punto di vista un rapporto sempre più simbiotico che conferma il principio di democrazia partecipata insita nel dna della giunta e dell’intero consiglio comunale. La somma che percepiamo come indennità va intesa dunque come mero rimborso per le spese che sosteniamo e per l’impegno che produciamo in favore della città, senza pesare assolutamente su di essa.
A tal proposito mi sembra giusto ricordare che le spese legali per il procedimento della ineleggibilità avanzato dal Movimento 5 Stelle non sono state pagate nella maniera più assoluta dall’ente municipale.
Per non parlare delle trasferte che vengono sostenute a nostro carico. Mi auguro che dalle forze politiche che hanno criticato la delibera in questione ci sia la stessa attenzione verso quelli che sono i veri problemi che bloccano lo sviluppo di Amantea e Campora San Giovanni, quegli stessi problemi che senza se e senza ma cerchiamo di risolvere».«La nostra trasparenza – ha rimarcato la delegata del sindaco alla comunicazione, Giusi Osso – è massima. In ottemperanza alle normative vigenti abbiamo pubblicato l’ammontare delle nostre indennità sul sito istituzionale dell’ente municipale, nella convinzione che è con la sincerità che si crea il giusto rapporto di fiducia tra amministratori e amministrati. È nostra intenzione proseguire su questa strada, onorando il mandato concesso dagli elettori».
Ufficio stampa comune di Amantea - dottore Ernesto Pastore
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Erano in tanti stamattina ad esprimere il proprio dissenso contro la chiusura del porto.
C’era persino il TG3 che non si vede da tanto tempo nella cittadina tirrenica amanteana
C’era tutta la minoranza consiliare a cominciare da Bruno Miriam, Sante Mazzei, Francesca Menichino, Sergio Ruggiero , Concetta Veltri ( in ordine alfabetico).
Ma c’era anche parte della maggioranza a cominciare dal sindaco Monica Sabatino, ed a seguire l’assessore al porto Gianluca Cannata, gli assessori Emma Pati ed Antonio Rubino, i consiglieri Ciccia Caterina e Giusi Osso.
Tante le Forze dell’ordine. Erano presenti i Carabinieri con a capo il maresciallo Marco Tommasi e la Guardia costiera con a capo il C° 1^ Cl. Np/Ms DE CARIA Fausto. Assenti, invece, i Vigili Urbani.
Folta la rappresentanza dei diportisti.
“Ho comprato la barca e adesso non la posso usare. E non so nemmeno dove metterla” dice uno di loro. Ed un altro fa seguito “ Ho finito le ferie senza poter andare a mare. Chiederò i danni”. Insomma ognuno si pone dalla parte della propria ragione
Presenti tutti i lavoratori della cooperativa che operano nel porto. “Noi non c’entriamo in questa vicenda, ma ne pagheremo le conseguenze. Vi sembra giusto?”
Presenti anche i marinai che senza il porto sarebbero anche loro senza lavoro” I porti vicini non possono ospitarci. Non hanno certo lasciato posti vuoti in attesa che chiudessero il porto di Amantea! Se non possiamo pescare ora come camperanno le nostre famiglie?” .
Insomma anche loro, come i lavoratori nel porto, pagheranno i costi di errori che a loro ed alle loro famiglie non appartengono.
Vorrebbero poter continuare a lavorare anche con un permesso speciale. Diversamente chiedono un aiuto di Stato che li aiuti a sopravvivere .
Due le cose che saltano agli occhi .
La prima è il manifesto mortuario che annuncia la morte per eutanasia del porto. Manca soltanto la frase tipica “ Nel fiore della sua giovinezza….è morto ,,,il porto di Amantea”.
La seconda è la drammaticità dello striscione esposto dai marinai. Uno striscione che espone il loro dramma nella frase : “ Il porto. Il nostro lavoro, la nostra dignità”
Dignitosa anche il commento del sindaco di Amantea Monica Sabatino quando intervistata dal TG3 evidenzia che il problema del pagamento della concessione demaniale può facilmente trovare una soluzione, ma nel mentre segnala il vero ed antico problema del collaudo del porto stesso.
Insomma il mancato collaudo del porto è un problema datato e che risale( almeno) alla sua riapertura da parte della Commissione straordinaria successivamente alla chiusura intervenuta con la operazione Nepetia.
Insomma una sottovalutazione dopo l’altra.
Ora si attende il miracolo quale sarebbe quello di un Tribunale della Libertà che sospendesse gli effetti del sequestro.
Un vero e proprio miracolo visto che nel poto mancano perfino le minime condizioni di sicurezza.
Ora non resta che attendere che domani si pronunci il TdL…
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Immediatamente prima della delibera di nomina delle commissioni consiliari la maggioranza si tripartisce .
Nasconio3 gruppi con relativi capogruppo .
La tripartizione è figlia della tecnica politica di distribuzione degli oneri e degli onori.
In tal modo nelle commissioni ci saranno 3 consiglieri per la maggioranza con equivalenza di voto pari ai propri gruppi .
E similmente per la minoranza.
Ecco i gruppi che la maggioranza ha “partorito”
Uniti per Campora
Capogruppo Arone Elena
Componenti
Cannata Gianluca
Morelli Ermelinda
Alessandro Salvatore
Arone Elena
Uniti per Amantea
Capogruppo Ciccia Caterina
Componenti
Rubino Antonio
Chilelli Francesco
Pati Emma
Ciccia Caterina
Rosa Arcobaleno
Capogruppo Osso Giusi
Componenti
Sabatino Monica
Morelli Giovan Battista
Tempo Sergio
Osso Giusi
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